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Per la Juve è notte fonda, la Fiorentina passeggia sui bianconeri

Al Franchi la Fiorentina passeggia sulle macerie di una Juve priva di idee e di cattiveria agonistica, per Thiago Motta potrebbe essere la fine.

Dopo la serata da incubo contro l’Atalanta, Thiago Motta sa perfettamente che un altro passo falso potrebbe costare caro. Per la viola è la partita delle partite in campionato ma con la qualificazione settimanale ottenuta in Conference League.

L’ex Mister del Bologna lascia ancora in panchina Dusan Vlahoviç ormai quasi ai margini del progetto Motta, mentre si rivede dal primo minuto Theun Koopmeiners.

Palladino getta nella mischia i due grandi ex, Moise Kean e Fagioli in cerca di riscatto e sicuramente con “il dente avvelenato”.

Inizio da incubo per la Juve

Se Motta cercava delle risposte ed una voglia di riscatto dai suoi, l’inizio non è di sicuro dei migliori. Già dopo 20 minuti infatti la Juve è sotto di due gol.

La costruzione dal basso voluta dal tecnico ha evidenziato nei primi 25 minuti tutte le lacune di una squadra forse troppo sopravvalutata. Locatelli troppo spesso messo in difficoltà dalla pressione alta della Fiorentina.

Al contrario i viola con Mandragora e Fagioli sono più incisivi in fase di possesso, mettendo in difficoltà seria il centrocampo bianconero troppo statico e passivo.

Anche sugli esterni Palladino lascia sia Gosens che Dodo molto alti sui portatori bianconeri  non permettendo quasi mai l’uscita dal basso.

Per giunta la manovra dei torinesi è troppo lenta e macchinosa evidenziando la mancanza di idee e con un giro palla spesso in orizzontale.

Alla Juve manca soprattutto quella cattiveria agonistica vista tra i viola.

Il primo tempo finisce così sul 2 a 0 per la Fiorentina. Sconcertante l’atteggiamento dei giocatori di Motta apparsi molli e financo impauriti.

Fiorentina padrona del campo

La Juve torna dagli spogliatoi più determinata. Il ritmo è più veloce alzando il baricentro e con possesso palla meno sterile.

Nel momento migliore dei bianconeri però arriva la doccia ghiacciata sulle speranze bianconere. Gudmunson riceve palla dalla trequarti e scarica un destro di collo che si insacca alla sinistra di Di Gregorio incolpevole.

Ci sarebbe anche il gol DI Moise Kean ciliegina sulla torta dell’incubo torinese ma l’ex Juve si trova in fuorigioco.

Per la Fiorentina tre punti meritati, la squadra gigliata ha dato dimostrazione di crederci di più e meritare la vittoria

Per Thiago Motta è notte fonda, la sensazione di una squadra scollata e sfiduciata appare evidente. Sul banco degli imputati anche il DS Giuntoli e su alcune scelte peraltro discutibili di mercato estivo ed invernale.

Per l’allenatore bianconero potrebbe essere la sconfitta fatale e con Roberto Mancini pronto a subentrare.

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