Questa sera, al caldo opprimente di Orlando, la Juventus si gioca molto più di un ottavo di finale del Mondiale per Club. Contro il Manchester City non c’è solo in palio il passaggio del turno: c’è l’identità di un progetto, la credibilità di un allenatore, la solidità di un ambiente ancora fragile, e – dettaglio non da poco – un assegno da milioni di euro. Perché in questo nuovo format Fifa, alla fine, la morale è semplice: chi partecipa lo fa per vincere, sì, ma anche (e soprattutto) per incassare.
La Juventus, arrivata sin qui senza particolari difficoltà – vittorie nette contro Al Ain e Wydad Casablanca – non ha ancora dovuto fronteggiare un avversario vero. Le prestazioni, certo, hanno dato fiducia, entusiasmo, e hanno galvanizzato un ambiente che ne aveva bisogno. Ma la verità è che finora si è brillato contro squadre modeste, e il rischio è che il risveglio contro il City sia traumatico.
Il pericolo è reale. Tudor lo sa bene. Il tecnico croato ha fin qui gestito con intelligenza e carisma il gruppo, ma stasera è la partita che può cambiarne la narrazione: da condottiero entusiasmante a tecnico illuso il passo è breve. Soprattutto se la Juve dovesse uscire ridimensionata nel gioco e nella personalità. I tifosi lo avvertono: c’è una sottile paura che la bolla di entusiasmo si sgonfi al primo vero urto con l’élite del calcio mondiale.
Il Mondiale per Club non è solo calcio: è anche business
Ma perché è così importante questa partita? Perché il Mondiale per Club non è solo calcio: è anche business. Il solo accedere alle semifinali ha già garantito alla Juventus un bottino da circa 5 milioni di euro. Vincere oggi significa aggiungerne almeno altri 4. Arrivare in finale porterebbe il montepremi a 10 milioni, con una vittoria finale che toccherebbe quota 15. Soldi freschi, veri, pesanti. Soldi che i club poi reinvestiranno sul mercato nazionale, allargando il divario tra chi partecipa a questo torneo e chi lo guarda dal divano.
Ecco perché questo torneo – per molti una vetrina plastificata – diventa, per la Juve, una partita esistenziale. Perché un cammino lungo, fino alla finale, significherebbe risorse economiche fondamentali per costruire la prossima stagione. Perché a differenza di altri club con bilanci da Stato sovrano, la Juve questi soldi li deve guadagnare, non può solo contarli.
In campo scenderanno anche le ambizioni di giovani come Yildiz, già sorprendente protagonista del torneo, e la voglia di riscatto di una squadra che da anni rincorre se stessa. Ma oggi c’è bisogno di maturità, di sostanza. Non basta brillare. Serve reggere il confronto, tecnico e mentale, contro il colosso City.
Il pareggio potrebbe bastare per accedere alla finale, ma nella testa di Tudor e dei suoi l’obiettivo è uno solo: vincere. Per zittire i dubbi, per mettere un timbro vero sul progetto, e – ça va sans dire – per incassare quei milioni che potrebbero fare la differenza tra un’estate ambiziosa e l’ennesima ricostruzione.
Questa sera si gioca Juventus–Manchester City, ma in realtà si gioca molto di più: è Juventus contro la paura di non essere all’altezza. Juventus contro i fantasmi del passato. Juventus contro il rischio di restare una provinciale d’Europa con lo stemma da grande.
Dove vedere Juve-Manchester City in diretta tv
Juve-Manchester City sarà trasmessa in diretta su DAZN, broadcaster del Mondiale per Club che ha deciso di rendere visibili in chiaro tutte le partite del torneo FIFA, senza la necessità di sottoscrivere un abbonamento. DAZN è attivo sul canale 214 del palinsesto Sky e nella sezione “App” della Home di SkyQ. La gara verrà trasmessa in diretta tv anche su Canale 5.
